Disegni giapponesi

Ogni bambino comincia a vivere con tutto il corredo di doti psichiche ed emotive necessarie per diventare un artista. La grande maggioranza è fin dalla nascita provvista di una sensibilità estetica, e solo quello che accade durante i primi anni di vita decide se il bambino manterrà questa capacità oppure no: se sarà o no in grado di trasmettere agli altri i propri sentimenti. Si sa che l'impulso estetico si annuncia nel bambino fra gli otto e gli undici anni, che a partire da questa età rivela sensibilità per il colore, la composizione e disposizione immaginativa. Dopo questo periodo tali qualità tendono a sparire. Ora, il caso di questi bambini giapponesi è esemplare: la gran parte delle opere qui esposte rivela infatti il ruolo importante giocato dagli educatori nella tutela delle qualità istintive degli scolari. Due le direzioni in cui si è addentrata l'opera formativa: da un lato la massima attenzione per non inibire la "sensibilità bambina" ; dall'altro I'offerta "adulta" di strumenti necessari a trasportare il talento degli scolari in un materiale sensibile come il colore e in quelle intuizioni di figuree immagini che emergono dagli strati istintivi o inconsci della mente. E soltantoun atteggiamento simile può portare a conseguire prove artistiche significative. Il concetto dell'iconscio primario incontaminato è del resto in sintonia con molte esperienze artistiche moderne: dai simbolisti agli espressionisti ai surrealisti.